Introduzione all’Open Source Intelligence
18 Novembre 2024 13:40
Per capire le origini dell’Open Source Intelligence (OSINT) possiamo pensare alla scena tratta dal film "I tre giorni del Condor", dove Robert Redford cerca pazientemente informazioni sfogliando tra libri e riviste.
Così è nata questa disciplina che ha radicalmente trasformato il modo in cui, nell'era digitale, raccogliamo e analizziamo le informazioni.
L’OSINT rappresenta l'insieme delle attività volte a ricercare, raccogliere, valutare e analizzare le fonti e le informazioni pubblicamente disponibili. Ciò che un tempo era esclusivo appannaggio degli ambienti governativi si è progressivamente evoluto, diventando uno strumento indispensabile anche nel mondo corporate e in numerosi altri settori professionali.
Oggi, sempre più informazioni personali diventano di dominio pubblico, poiché vengono volontariamente condivise online: non è ancora diffusa nell'opinione pubblica la consapevolezza che qualsiasi dato, di qualsiasi natura, mettiamo in rete, cessa di essere di nostra proprietà, resta lì per sempre.
Ogni dato condiviso online può rimanere in rete per sempre, sollevando questioni cruciali:
- Vulnerabilità dei dati: informazioni personali e aziendali possono essere facilmente bersagliate da attacchi.
- Rischi per i minori: i nativi digitali, spesso inconsapevoli dei rischi, sono esposti a minacce online diventando così facili bersagli di “predatori digitali”.
- Manipolazione e disinformazione: i dati pubblici possono essere sfruttati per diffondere fake news o influenzare opinioni.
L'OSINT nella pratica
Come funziona concretamente l'OSINT? Ipotizza di avere una cassetta degli attrezzi digitale all’interno della quale è possibile trovare strumenti base come motori di ricerca, piattaforme di analisi dei social media strumenti di tracciamento degli username, e-mail, domini, etc.
Tutti questi strumenti non hanno alcuna utilità se non si dispone delle capacità di utilizzarli. Pertanto, la vera arte dell'OSINT risiede principalmente nel modo in cui questi strumenti vengono sfruttati. Non si tratta semplicemente di digitare una query sul motore di ricerca e accontentarsi dei primi risultati. Essere uno specialista dell’Open Source Intelligence significa essere consapevoli che:
- la ricerca delle informazioni deve essere metodica e strutturata;
- le fonti vanno sempre verificate e validate;
- l’analisi umana resta insostituibile.
L'importanza del fattore umano
Nonostante l'evoluzione tecnologica, il ruolo dell'analista rimane centrale. Infatti, come sottolineano i principali esperti del settore, l'elemento di valutazione umano è oggi ancor più che in passato imprescindibile. In questo senso, l’OSINT continua ad evolversi di pari passo con la tecnologia ma una cosa rimane costante: la necessità di bilanciare la potenza di questa disciplina con la responsabilità etica.
In un mondo sempre più connesso, la consapevolezza dei rischi e delle opportunità dell'OSINT diventa infatti fondamentale per:
- proteggere la privacy individuale;
- garantire la sicurezza delle informazioni;
- utilizzare i dati in modo etico e responsabile;
- promuovere una maggiore responsabilità sociale;
- aumentare la consapevolezza delle minacce digitali.
L’OSINT rappresenta quindi molto più di una semplice raccolta di informazioni: è una disciplina imprescindibile della società digitale che presenta minacce ed opportunità. La vera sfida per il futuro sarà utilizzare questo potente strumento in modo etico e responsabile, promuovendo al contempo una maggiore consapevolezza circa le potenzialità che mette a disposizione.
Ti interessa approfondire il tema dell’Open Source Intelligence e capire come questa disciplina può essere applicata in modo concreto ed etico?
Non perdere l’opportunità di partecipare alla Lezione aperta sull'Open Source Intelligence (OSINT) con Osintitalia APS organizzata dal Prof. Andrea Rossetti, in collaborazione con l'alumno Riccardo Pastore e il presidente di OsintItalia Mirko Lapi.
La lezione si terrà il 22 novembre 2024 in aula U6-05 AGORA' ex U6 [Piazza dell'Ateneo Nuovo 1 - 20126 Milano] dalle 14.30 alle 16.30.
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