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LORENZO SARVELLO

Lorenzo Sarvello Managing Director di BRITA Italia. Laureato in Economia con indirizzo in marketing internazionale all’Università Bicocca di Milano, nel 1999 entra in Whirlpool dove resta per 17 anni, scalando ruoli sempre più prestigiosi.
In Brita ha l'obiettivo di raggiungere nuovi successi nel mondo delle caraffe filtranti, con la grossa sfida di garantire sostenibilità economica e ambientale al mercato.

Lo sguardo verso il futuro di Lorenzo Sarvello

25 Novembre 2021

Il tema della sostenibilità è centrale e determinante per lo sviluppo non solo di tutti i business del mondo ma soprattutto per la salvaguardia di tutte le specie e dell'esistenza stessa. Parlarne oggi è diventato un must, così come è diventato un must considerare la sostenibilità tra i budget e gli obiettivi di tutte le grandi imprese e non solo.

Ecco a voi una non convenzionale chiacchierata sul tema con l' ex alunno Bicocca Lorenzo Sarvello - managing director di Brita Italia.

 

 

BRITA è una delle aziende che piu' dimostra come i comportamenti individuali quotidiani abbiano un enorme impatto sulla sostenibilità' perché' consentono di diminuire i consumi e l'impatto ambientale. Come si coniuga questo con la crescita economica?

Esiste una crescita sostenibile: la sostenibilità e la crescita economica possono facilmente essere conciliate. Ciò che Brita produce, la sua core production, di per sé va in questa direzione. Produciamo prodotti che inducono ad un consumo sostenibile dell'acqua, diminuendo l'uso di acqua in bottiglia monouso. La nostra idea di sostenibilità si sviluppa non solo in un obiettivo ma nella nostra stessa produzione. La nostra visione aziendale è:

“Cambieremo le abitudini delle persone nel bere acqua in modo sostenibile” 

è per noi una realtà la crescita sostenibile e profittevole.

 

 

Oltre ad offrire un prodotto sostenibile, in quanto riduce l’utilizzo di plastica monouso, all’interno dell’azienda Brita adottate delle pratiche sostenibili aziendali, ad esempio nella scelta dei materiali?

Da Brita misuriamo due parametri della produzione aziendale in termini di sostenibilità: il carbon footprint e la capacità di legare alla crescita del prodotto Brita un maggior consumo sostenibile. Ad esempio, nel 2020 l’acqua che è passata nei filtri Brita equivale a quattro miliardi di bottiglie di plastica evitate. Il nostro obiettivo è di arrivare a 5 miliardi e mezzo. Un’altra pratica sostenibile adottata da Brita è il riciclo dei filtri professionali. I filtri vengono raccolti, riportati in Germania e riassemblati. C’è quindi un circolo di economia circolare.

 

 

Nel mercato di oggi, pensa sia abusato il termine sostenibilità e la pratica del green washing?

Indubbiamente l’attività di green washing è molto presente. Siamo passati da mettere il focus sul concetto di sostenibilità ad abusarne il termine. L’individuo ha la capacità di effettuare una scelta responsabile e le aziende, di conseguenza, devono avere una consapevolezza e l'obiettivo di offrire un prodotto sostenibile. Allo stesso tempo però, si vede sempre più un utilizzo del termine senza che esso sia veramente accompagnato da pratiche virtuose. Fortunatamente Brita fornisce un prodotto sostenibile da prima che la sostenibilità diventasse di moda e il core business dell’azienda è di proseguire verso uno sviluppo sostenibile. La sfida di oggi secondo me è di capire come in un'economia circolare di riciclo vengano smaltiti i rifiuti. L’utilizzo della plastica in sé non è problematica, ma il suo scorretto smaltimento la rende più nociva della carta.

 

 

Lei è laureato in economia con indirizzo marketing internazionale. Come e' cambiato oggi il racconto della green economy? 

Oggi è diventato un focus prioritario. Ma non era del tutto assente neanche all’epoca. Dopo essermi laureato sono andata a lavorare a Whirpool, dove ho visto in quegli anni svilupparsi il concetto delle etichette energetiche e del risparmio energetico. Dal duemila in poi è iniziata una sensibilizzazione sul tema che ha portato a cambiamenti concreti: la classificazione energetica prima degli elettrodomestici, poi delle lampadine, la certificazione energetica delle case, l’utilizzo nell’edilizia di materiali atti a non disperdere il calore. Secondo me, l’attenzione prima era rivolta alla dispersione dell’energia. Adesso invece c’è più focalizzazione sull’impatto ecologico.

 

 

A breve scriveremo un articolo su Brita e sul suo percorso, ci piacerebbe svelare, oltre che il profilo strettamente professionale, anche qualche aneddoto di lavoro/ consiglio alle nuove generazioni, visioni sul futuro. 

Ancora oggi l’università italiana, se non con qualche eccezione, ha il grosso problema che si arriva ad un livello di teoria molto alta per poi entrare nel mondo del lavoro da un punto di partenza molto basso. Quindi sicuramente un mio primo consiglio ai giovani è di entrare in contatto quanto prima possibile con il mondo del lavoro.
Non si può avere l'aspettativa, anche dopo aver fatto percorsi accademici importanti, di partire da una posizione di responsabilità. Quindi tutte le occasioni che possono portare ad un contatto concreto con il mondo lavorativo vanno accolte. Un altro consiglio, dal punto di vista di skills, è avere una conoscenza di excel, powerpoint, e dell’inglese. Sono strumenti basici e necessari per entrare nel mondo del lavoro. Oggi essere laureato purtroppo non è nemmeno quasi importante. Nel senso che la maggioranza della popolazione è laureato, non rappresenta un plus. E’ una conditio sine qua non, insieme alla conoscenza dell’inglese e del pacchetto office. Una qualità che oggi rappresenta un vantaggio, è avere conoscenza di digital marketing. Avere competenze concrete in ambito di digital marketing è un asset differenziante. Nascono sempre più ruoli di digital competence, ed è ciò che serve alle aziende. Quindi il mio consiglio è di buttarsi in questo campo. Ovviamente è necessario avere l’attitudine giusta. E’ talmente scontato che nessuno ci pensa, ma è l’attitudine che fa la differenza. Con i ragazzi giovani, sarebbe sbagliato pretendere che il loro curriculum racconti di esperienze, quindi una persona giovane viene valutata anche in base alla sua attitudine, al suo modo di ragionare, alla sua flessibilità mentale, la capacità di essere aperto ed avere un pensiero critico.

 

 

Sognando un altro mondo:quale è la sua immagine del futuro?

 

"La mia immagine ispirazionale per il futuro è questa vista dall’aereo andando in Germania. E’ importante avere la forza di alzare la testa, astrarsi dalle vicissitudini giornaliere, e capire che c’è spazio per agire e creare. Bisogna avere l'attitudine giusta e vedere sempre il lato positivo delle cose. " cit.Lorenzo Sarvello - Brita Italia