Il presente sito utilizza dei cookie di tracciamento al fine di valutare la provenienza ed il comportamento dell'utente.
Per saperne di più leggi la Privacy Policy e la Cookie Policy.
Clicca su ACCETO per consentire l'utilizzo dei Cookies oppure clicca su DECLINO per proseguire in forma anonima

Logo Alumni Bicocca La Community degli Alumni dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca SITO UNIMIB 

Inserisci le credenziali di accesso

Hai dimenticato la password?

News & Eventi


Eventi

News

Gli Alumni si raccontano

Giacomo Bressanelli

Giacomo Bressanelli, 30 anni, di Lecco, laureato in Giurisprudenza, coordina e cura le pubblicazioni scientifiche sul diritto fallimentare e sulla crisi di impresa con la casa editrice IPSOA e collabora con “Il Sole 24 Ore”.

Intervista a Giacomo Bressanelli

27 Marzo 2020

Alla scoperta degli alumni: Giacomo Bressanelli, 30 anni, di Lecco, laureato in Giurisprudenza, coordina e cura le pubblicazioni scientifiche sul diritto fallimentare e sulla crisi di impresa con la casa editrice IPSOA e collabora con “Il Sole 24 Ore”.

 

Qual è stato il tuo percorso universitario in Bicocca?

 

In Bicocca mi sono iscritto dapprima al corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici discutendo una tesi in diritto fallimentare, successivamente, ho vinto un premio di laurea per miglior tesi di laurea triennale in area giuridica, conferito congiuntamente dall’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, dall’Università degli Studi di Milano Bicocca e dall’Università degli Studi di Bergamo.

Ho quindi proseguito gli studi iscrivendomi al corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, discutendo, nel marzo 2017, una tesi interdisciplinare tra le cattedre di diritto dell’arbitrato e diritto fallimentare.

 

Raccontaci il tuo viaggio nel mondo del lavoro

 

Dopo aver conseguito la laurea magistrale ho intrapreso un tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari del Tribunale di Milano, dove per 18 mesi ho affiancato un magistrato della sezione fallimentare, coadiuvandolo nello svolgimento delle attività ordinarie, studiando i fascicoli processuali e collaborando alla redazione di sentenze, ordinanze e decreti.

A dicembre 2019 ho sostenuto l’esame scritto per l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

Infine, ho avuto modo di collaborare alla redazione di un manuale sul diritto fallimentare e della crisi d’impresa del quale sono curatore e coordinatore e, inoltre, ho scritto anche qualche contributo su “Il Sole 24 Ore” e, complessivamente, ho diverse pubblicazioni scientifiche all’attivo.

 

Qual è stato il tuo rapporto con l’Università?

 

A dire la verità ho sempre vissuto l’Università con entusiasmo e passione, tant’è vero che negli ultimi due anni ho collaborato anche al bando di tutorato in supporto alle nuove matricole. Negli anni, frequentando le lezioni, la biblioteca, partecipando ai bandi e alle varie attività promosse dall’Ateneo, ho avuto modo di rafforzare il senso di appartenenza all’Ateneo, del quale sono davvero orgoglioso ed entusiasta: da qui, l’esigenza di mantenere vivo il collegamento con l’Università e, quindi, l’iscrizione a BicoccAlumni.

 

Qual è la tua personale esperienza con BioccAlumni?

 

Nel mio caso, oltre a mantenere i contatti e i rapporti con molti ex studenti e docenti di Giurisprudenza, ho trovato nell’associazione BicoccAlumni anche delle possibilità interessanti per l’apprendimento delle lingue: ad ottobre 2018, avevo letto che l’Ufficio Promozione Internazionale e Formazione Linguistica – in cooperazione con l’associazione – aveva stipulato delle convenzioni con i principali istituti linguistici milanesi per l’apprendimento dell’inglese, del tedesco e dello spagnolo (rispettivamente, British Council – Goethe Institut Mailand – Instituto Cervantes), offrendo una interessante scontistica per la comunità Bicocca.

A quel punto, allora, ho deciso di iscrivermi ad un corso di tedesco presso il Goethe Institut, riprendendo le conoscenze che in parte avevo acquisito durante gli anni del liceo.

 

In un ambiente come quello legale, che conta oramai 250.000 avvocati in Italia, trovo nella lingua tedesca diversi elementi di differenziazione e maggiori possibilità di lavoro, e ciò, in considerazione del fatto che:

  • La Germania è la prima economia europea;
  • La Germania è il primo partner commerciale dell'Italia in termini di import/export e turismo;
  • La c.d. area DACH (D Deutschland; A austria; CH Confederatio Helvetica) conta oltre 100.000.000 di parlanti, che comprendono anche i parlanti del Liechtenstein, Alto Adige, Lussemburgo e Belgio;
  • Secondo l'agenzia federale tedesca, in Italia 1 € su 3 è speso da un turista di lingua tedesca e che quasi il 30% dei turisti che vengono in Italia è di lingua tedesca.

 

Non mi dispiacerebbe, dico la verità, lavorare in Germania cercando di aiutare cittadini ed imprese a mantenere attivi i collegamenti con il mercato legale italiano.

 

Cos'è per te il networking?

 

Il networking per me rappresenta la rete di contatti sociali e professionali con i quali costantemente interagisco. In un mondo sempre più digitale e tecnologico, deve essere sempre maggiore l’attenzione dei singoli a creare network tra loro e, di conseguenza, anche possibilità professionali. Da questo punto di vista, oltre ai tradizionali canali social, ho un profilo LinkedIn che mi ha permesso di creare degli ottimi contatti e di pubblicizzare in maniera professionale e deontologica la mia attività, le mie pubblicazioni, i miei studi e settori di interesse.

 

Consigli per chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo?

 

Giurisprudenza è sicuramente un percorso impegnativo e lungo, quindi il mio consiglio è di avere molta determinazione e passione in ciò che si studia, ed è veramente una facoltà che – contrariamente ai luoghi comuni sul “memorizzare manuali” – permette di acquisire un profondo senso critico e di comprendere meglio le regole della società nella quale viviamo.

 

Federica Pilò