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Valentina Sora

PhD student at Kræftens Bekæmpelse (Copenhagen, Denmark) - Computational Biology Laboratory

Valentina Sora: da Milano a Copenaghen

20 Novembre 2019

Conosciamo la nostra alumna Valentina Sora, 25 anni, ricercatrice presso Computational Biology Laboratory (CBL) presso il Danish Cancer Society Research Center (Kræftens Bekæmpelses Center for Kræftforskning), Copenaghen, Danimarca.

 

Raccontaci qualcosa del tuo percorso.

Ho conseguito la Laurea Triennale in Scienze Biologiche nel 2016 in Bicocca, dopodiché mi sono spostata all’Università di Bologna per la Laurea Magistrale Internazionale in Bioinformatica, conseguita nel 2018.Ho iniziato a lavorare al CBL nel 2016, durante un tirocinio all’estero di sei mesi sotto l’egida del progetto Erasmus+ for Traineeship attivo in Bicocca, seguito da altri due tirocini, uno di sei mesi nel 2017 (tirocinio post-laurea sempre grazie a Bicocca) e uno di quattro nel 2018 (tramite l’Università di Bologna). Il trasferimento definitivo a Copenaghen è avvenuto a febbraio 2019 con l’inizio del dottorato di ricerca.

 

Di cosa ti stai occupando al CBL assieme al tuo gruppo di lavoro?

Il gruppo di cui faccio parte attualmente è composto da:  da Elena Papaleo (group leader), Emiliano Maiani (senior scientist), Matteo Tiberti (PostDoc), Matteo Lambrughi (PostDoc), Emmanuelle Bignon (PostDoc), Burcu Aykaç Fas (PostDoc), Marietta Kokla (PostDoc), Thilde Bagger Terkelsen (PhD student), Mukesh Kumar (PhD student), Valentina Sora (PhD student), Simone Scrima (research assistant), Vendela Rissler (research assistant), Dionisio Sanchez Cabrera (Master student). 
Siamo un gruppo molto internazionale, con ben 8 Paesi rappresentati ad oggi (Italia, Francia, Spagna, Danimarca, Grecia, Svezia, Turchia, India).

Seguiamo molteplici linee di ricerca, e attualmente alcuni dei progetti principali riguardano lo studio di Short Linear Motifs (SLiMs) nelle proteine, come essi medino alcune interazioni proteina-proteina e come queste interazioni si configurino in condizioni fisiologiche e siano perturbate in alcune patologie, in particolar modo nei tumori. Uno SLiM è sostanzialmente una porzione molto piccola della sequenza amminoacidica costituente una proteina che consente alla proteina stessa di interagire direttamente con altre proteine. Tramite queste interazioni le proteine sono in grado di prendere parte a svariati processi all’interno della cellula, come per esempio il continuo “riciclo” delle componenti cellulari danneggiate. Questi processi risultano spesso alterati nelle cellule tumorali, e una maggiore comprensione dei meccanismi molecolari che li regolano è cruciale per lo sviluppo di terapie mirate. Al Computational Biology Laboratory studiamo gli SLiMs integrando approcci sperimentali e metodi computazionali, che consentono sia di guidare gli esperimenti in direzioni promettenti sia di raggiungere un livello di dettaglio nell’investigazione che non è ancora accessibile con le sole tecniche sperimentali.

 

Cosa ti ha lasciato Bicocca? 
Come riporta il motto stesso di Bicocca, principalmente la consapevolezza che “audentes fortuna iuvat”, ovvero la spinta a inserirmi nel mondo della ricerca (e a scoprire realtà internazionali) già durante la laurea triennale nonostante l’inesperienza, grazie all’opportunità offerta dall’Università di ben due tirocini all’estero e in generale alla dimensione moderna e internazionale di Bicocca.

Ho scoperto di recente i percorsi iBicocca e le iniziative correlate, e credo siano strumenti eccezionali per uno sviluppo degli studenti “a tutto tondo” non solo in preparazione all’entrata nel mercato del lavoro ma anche per interagire con una realtà sempre più globale. Continuate così!

 

Grazie Valentina e a tutto il gruppo!